Il mezzo fotografico può essere ritenuto tra gli strumenti espressivi site specific per eccellenza. Allo stesso modo, tramite la manipolazione delle immagini, può confondere le origini di provenienza e allo stesso tempo stravolgere totalmente le coordinate dello spazio temporale. Silvia Mangosio utilizza immagini del proprio archivio, situazioni vissute direttamente da lei stessa. Modificando il contesto cognitivo delle immagini ne altera il flusso del tempo tanto da interrogarsi se lei stessa ha realmente vissuto queste situazioni.
“Le immagini mescolano verità e finzione, vecchie foto e nuovi scatti, per creare un diverso flusso di eventi. La domanda che mi preme è: possiamo costruire il passato che vogliamo per alterare il nostro presente?”