LUCA MONZANI

CLOSED CIRCUIT

A cosa siamo portati a pensare difronte alle costruzioni dei luoghi che ci circondano? Nove video diventano una controllo di videosorveglianza continuo, ne seguono il mutamento e l'evolversi. Lo spettatore come un addetto ai lavori si concentra e osserva in un attesa infinita, sperando in un mutamento strutturale inaspettato dello spazio. L'assenza di un luogo effettivo e concreto porta lo spettatore alla perdita totale delle proprie radici sentendosi estraneo. Il punto di partenza non è mai svelato né sappiamo quale sia la fine. Unica certezza è la necessità di un movimento continuo che non faccia mai terminare l'esercizio della ricerca, quello dell'attesa. Tutti i campioni utilizzati sono stati binauralizzati da Matteo Marco Markidis per sfruttare al meglio l’utilizzo delle cuffie e incrementare l’effetto di estraniamento al fine di creare uno spazio virtuale dell’installazione lontano da quello fisico. L'installazione è stata parte dell'opera corale "Paesaggi Abitati", del Padiglione Italia alla quattordicesima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia a cura di Studio Azzurro e Cino Zucchi.

BIO.

Luca Monzani (1989). Si laurea in Conservazione dei Beni Culturali a Parma. Dal 2009 si occupa di fotografia/video e dal 2010 lavora all’Ufficio Tecnico, allestimenti e collezioni presso Fondazione Fotografia Modena. Nel 2013 viene scelto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici come giovane artista emergente per produrre un’installazione, successivamente nel 2014 farà parte dell’opera corale Paesaggi Abitati di Studio Azzurro
per il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia Architettura 2014. Nel 2016 crea un’installazione per il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a Parma. Ha all'attivo mostre in gallerie e spazi privati e attualmente collabora con vari progetti culturali come curatore. É Art director della galleria di arte contemporanea GATE 26A. www.lucamonzani.it